Cos' è

… in quel momento tutti gli spazi cambiano, le altezze, le distanze, la città si trasfigura, diventa cristallina, trasparente come una libellula. Ma bisogna che tutto capiti come per caso…”

Italo Calvino, Le città invisibili

"Il teatro ti sPiazza" è una micro residenza teatrale che trasforma per una settimana una piazza in teatro grazie a un cantiere di costruzione e a un workshop teatrale aperti alla popolazione che si svolgono nella piazza stessa. I laboratori indagano una de “Le città invisibili” descritte da Italo Calvino scelta ad hoc e culminano nel corso della giornata conclusiva in una azione teatrale partecipata che vedono la co-presenza degli attori della compagnia e dei partecipanti ai laboratori.

L’arrivo di una compagnia di teatranti in una piazza di un paese è una cosa che non stupisce nessuno; il fatto che nei giorni successivi, sempre nella piazza, la compagnia allestisca ingombranti scenografie e faccia le prove è semplicemente poco frequente; che poi si soffermi per più giorni invitando i passanti a prendere parte alle prove, è già più curioso; ma che le persone del luogo si ritrovino dapprima coinvolte e infine co-protagoniste di una azione teatrale collettiva è decisamente spiazzante!
“Piazza” deriva dalla parola greca “Plateia”, che significa “larga”: la stessa da cui proviene il termine italiano“platea”! Ecco che gli abitanti che osservano i passanti dai balconi prendono subito quell’aria attenta da spettatori che ammirano gli attori dai palchetti, le fioriture dei poggioli si confondono con le decorazioni del loggione, e chi sta laggiù… guarda, gli attori!
La funzione della piazza è per sua natura non definita: chi ci passa, a seconda del momento, può ritrovarsi al mercato, ad una sfilata militare o ad un concerto, oppure essere travolto dalla folla in una sagra, un festeggiamento collettivo per una vittoria sportiva, uno scontro dietro una barricata improvvisata. Ma che cos’è una piazza? Come quando uno spartito musicale c’è una pausa tra le note l’orchestra rimane d’improvviso sospesa, e per un attimo, nel silenzio, i fiati rifiatano, le note riverberano, le emozioni si amplificano… così ci piace pensare che in quel vuoto improvviso tra le case che è la piazza trovi respiro la città, e il teatro possa arrivare come uno slargo tra gli appuntamenti, una assenza di attività quotidiane, un silenzio. Un tempo che permetta di far riverberare il vissuto e in cui sperimentare l’amplificarsi delle emozioni nello sguardo altrui.

Come si svolge

La settimana di residenza è caratterizzata dalla presenza assidua nella piazza, e prevede:

1° GIORNO
Arrivo della compagnia, lancio performativo e raccolta iscrizioni ai laboratori.

2°- 6°GIORNO:
Cantiere di costruzione in piazza
Grandi arredamenti da piazza. Città nascoste dentro la città, fatte di fili, di scale, di luci. Nel cantiere si gioca ad arredare la piazza come se fosse una grande casa: si gioca in tanti, e si gioca per davvero! Quando si dorme in tanti in piazza, serve un… letto a quante piazze?

Workshop teatrale in piazza
Il pezzo di cielo che ci sta in una finestra è un fazzoletto, il cielo in una stanza come un lenzuolo, il pezzo di cielo sopra la piazza quanto è? E che piazza ci corrisponde, sottile, lassù? E cosa c’è invece sotto alla superficie della piazza? Scivolando giù attraverso i tombini, e più sotto con le radici, e più giù, oltrepassando i reperti archeologici, e ancora sotto... Alla ricerca della piazza sotto e della piazza sopra. Lo spiazzamento apre la possibilità di mettere in gioco la propria storia attraverso una “messa in vita”: mettersi in scena, giocare se stessi, tagliare e cucire il passato per poterselo infilare addosso, ritrovare parole sperse del dialetto, pronunciarle forte perché sentano tutti, anche quelli più lontani. Battersi le mani alla fine, ritrovarsi l’indomani per strada e ricordarsi qualcos’altro, trasformando in un luogo da cui si guarda e insieme un luogo in cui si è visti. Basta guardare un attimo in giù, oppure in su, e… apriti cielo!

7° GIORNO:
Azione teatrale partecipata open-air
liberamente ispirata a una de “Le città invisibili” di Italo Calvino

Tutti gli sPiazzati partecipanti al laboratorio prendono parte all’azione teatrale che trasforma la piazza in teatro. “Le città invisibili” di Calvino sono il pretesto per un’ esplorazione dell’immaginario. Nella prefazione al libro l’autore scriveva:
“Forse stiamo avvicinandoci a un momento di crisi della vita urbana, e Le città invisibili sono un sogno che nasce dal cuore delle città invivibili. […] Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che potranno valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell’economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.”
Nel contesto della crisi che stiamo attraversando, il suono dei titoli di serie come Le città e il desiderio, Le città e gli scambi, Le città e la memoria, Le città e il cielo acquistano nuovi e sovrapposti significati. Ogni filo teso dallo scrittore nella trama di questo “ultimo poema d’amore alle città”, come Calvino stesso lo definisce, è uno spunto per interrogarci su luci e ombre della nuova povertà, sulle prospettive buie, i sogni luminosi, sulla perdita e il guadagno, l’andare e il restare. Cosa saranno domani le città? Oggi, sogniamo. DOVE: In una piazza, con appoggio logistico nelle adiacenze. Nei mesi precedenti alla settimana di residenza si prevede un sopralluogo dettagliato per individuare la piazza dove si svolgerà il laboratorio e in cui realizzare l’evento finale, procedendo poi alla definizione e alla stesura degli accordi con gli enti eventualmente coinvolti.

Video

Luoghi sPiazzati

Il progetto fino ad oggi ha spiazzato le piazze di:

2011

  • Poggiorsini (BA), progetto vincitore Bando PRINCIPI ATTIVI 2010 Regione Puglia
  • Minervino Murge (BA), progetto vincitore Bando PRINCIPI ATTIVI 2010 Regione Puglia
  • Ruvo di Puglia (BA), progetto vincitore Bando PRINCIPI ATTIVI 2010 Regione Puglia
  • Terlizzi (BA), progetto vincitore Bando PRINCIPI ATTIVI 2010 Regione Puglia

2012

  • Manfredonia (FG) 2012, con il sostegno di Bottega degli Apocrifi

2013

  • Ruvo di Puglia (BA), 2013 con il sostegno del Comune di Ruvo di Puglia
  • Taranto, progetto vincitore Bando CREATIVI(TÀ) Coop. C.r.e.s.T

Dicono di noi

La scelta di piazze abitualmente disdegnate dai grandi circuiti spettacolari e l’esuberanza contagiosa e pittoresca dei protagonisti ci ha solleticato la fantasia. Così doveva essere una volta… In alcuni momenti si stentava a credere d’essere nell’era globale, perché questo “Il teatro ti sPiazza” ti afferra davvero, ti ricaccia nei meandri di un Passato evidentemente non del tutto morto.

Italo Interesse, Il quotidiano di Bari 15/09/2011

La carovana di Kuziba ha tentato, con successo, di ribaltare il tradizionale processo di fruizione della performance teatrale. Non il pubblico, già di solito preselezionato e accorto, che va a teatro ma il teatro che va a cercare il suo pubblico, in modo casuale e imprevedibile, in un territorio vergine da rivalutare: la piazza, luogo per antonomasia dell’incontro inatteso e della memoria, spazio architettonicamente chiuso eppure aperto, interrotto, disposto ad accogliere rituali di gruppo ma anche incontri intimi. Luogo e non-luogo, radice profonda della nostra identità.

Claudia Rutigliano, La nuova città, sett 2011