Cos' è
E qual è quest’isola sconosciuta di cui volete andare in cerca, Se ve lo potessi dire allora non sarebbe più sconosciuta.
J. Saramago, Il racconto dell’isola sconosciuta
Il teatro ti sBarca è una micro-residenza teatrale di una settimana, da realizzare nei pressi di una riva, in un porto o su una spiaggia. Il progetto prevede laboratori open air che culminano in una giornata conclusiva con un’ azione teatrale che trasforma il porto nello scenario di un arrivo imprevisto.
Uno è il mare dell’immaginazione, le cui rotte intersecano le epoche e mescolano continenti e naufragi. La sua grandezza e la sua forza ridimensionano le cose grandi, amplificano le cose piccole... Il progetto coinvolge bambini, ragazzi e adulti e si svolge presso il porto, luogo deputato tradizionalmente allo scambio, spazio ideale per realizzare una intensa officina artistica che incuriosisca e accolga passanti e curiosi. Si conclude una azione collettiva dedicata al mare: c’è nell’aria un evento imminente, un arrivo imprevisto dal mare; la notizia mette in movimento tutto il paese, e in discussione il da farsi… Il mare raccoglie tutto, tutto restituisce: “Il teatro ti sBarca” arriva come una tempesta, e si acquieta permettendo a ciascuno di partecipare a una raccolta collettiva di relitti e ricordi per riassemblarli nel duplice ruolo di spettatore e attore. L’evento finale è il naturale epilogo di un incontro, restituito a tutta la comunità nella forma di un rito teatrale, in cui il confine tra attore e spettatore diventa quasi invisibile, come l’orizzonte sul mare nei giorni di bonaccia. Un confronto con il mare per riscoprire come i “grandi” possano tornare piccoli, e i “piccoli” fare grandi cose.
Come si svolge
Giorno 1: Arrivo della compagnia, allestimento dello spazio e lancio dei laboratori.
Giorni 2-4: Laboratori
Sono aperti a tutti, si svolgono sulla banchina, sul molo o sulla spiaggia; i partecipanti prendono parte all’azione teatrale conclusiva.
BARCASE BARCOSE
Cantiere di costruzione
Passata la tempesta, sulla spiaggia si depositano legni, ricordi, molta plastica, bottiglie e nostalgie. Materia che, ascoltata, fa nascere viaggi da intraprendere con le mani: Relitti futuri, isole naviganti, trabucchi per pesca terrestre sono solo alcuni degli spunti per cominciare a dare forma, a costruire… Ma costruire cosa? Cose che non sono case, barcose che non sono barche, barcase barcose tra i sogni e il bagnasciuga.
LILLIPUZIANO SARAI TU!
Workshop teatrale al porto
Quando sono di fronte al mare, se sono malinconico divento malinconicissimo, se sono sereno la mia serenità si espande, se sono rabbioso cerco il mare in tempesta... ldi fronte al mare le emozioni si amplificano e c’è come più spazio dentro di noi per farle crescere a dismisura... Se di fronte al mare siamo tanti, insieme, cosa succede? Succederà qualcosa? Un laboratorio per sperimentare quanto spazio c’è dentro ciascuno, e come se respiriamo insieme si mescolano e moltiplicano le emozioni.
Giorno 7:
SEA SIGHT - Vista mare
Azione teatrale partecipata open air
con tutti gli sBarcati partecipanti al laboratorio Una città semisommersa. Schierato davanti ad essa, un intero paese attende. Attende sulle rive che qualcuno ritorni, che qualcosa accada. Il prossimo sbarco, un’onda anomala? Forse nessuno se lo ricorda più. Ci sono ogni tanto degli avvistamenti, o presunti avvistamenti, e dei messaggi che giungono da lontano, o perlomeno così sembra, ma in questa situazione tutto sembra consumarsi nell’attesa - nel ricordo? - di quello che, unica certezza, è prossimo ad accadere.
Cosa si vede e cosa non si vede? Cosa vuol dire dentro e cosa fuori? Gli oggetti realizzati durante il cantiere di costruzione, animati e agiti collettivamente, aiutano a evocare la fragilità della condizione umana, le azioni corali cercano la comunione con il mare come una forma di laica, perduta preghiera.
